lunedì 22 aprile 2013

LA SETTIMANA APPENA TRASCORSA IN COSE, LUOGHI E ANIMALI

Questo è Rocky dal veterinario. Fermo. Lo dico piano ma due mesi di educazione stanno dando i frutti sperati.. 

Flo ha deciso che la nuova sdraio in terrazzo le piace e quando esce il sole ce la contendiamo :-/

Davanti a casa c'è una meravigliosa e gigantesca pianta di limone, basta allungare la mano per prenderne uno dalla finestra delle scale. 

Cambio di stagione. No comment

Abbiamo montato tavolino e sedie in terrazza e.. piove!

Però lo spettacolo dell'arcobaleno tra le nuvole vale un po' di pioggia

I nasturzi piantati 10 giorni fa sono spuntati, così da un giorno all'altro.. e a me sembra sempre un miracolo

Il paesino di Corvara (in Abruzzo non in Alta Badia)..

Sempre Corvara..

.. Dove vivono i nonni di A.

Sarò prosaica ma il momento saliente di questa settimana è il crush del mio telefono.. Era con me da oltre tre anni.
Adesso arriverà (con la tre) un iPhone 5, sarà fighissimo per fare le foto ma io ero affezionata a questo!

Di nuovo Flo.. perchè è stata lei a farmi cadere per l'ennesima volta il cellulare dal comodino sabato mattina (cercando di farmi alzare perchè aveva fame!!!). Poi è venuta a mettersi in braccio a me con questo musino ruffiano.. Grrr...

lunedì 15 aprile 2013

GIARDINAGGIO IN TERRAZZA E FIORI IN CASA

Quanto mi fa piacere in queste giornate di caldo e sole ri appropiarmi della terrazza.. La casa acquista una stanza e questa primavera (la seconda in questo appartamento) mi piace più che mai passare il mio tempo (forse perchè ne ho di più) ad annaffiare, seminare, travasare e leggere all'aria aperta..
Sempre sotto lo sguardo attento delle mice che si sdraiano a prendere il sole e mi fanno compagnia..
Tra poco monteranno il tavolo, le sedie e l'ombrellone e inizieremo a mangiare fuori ma adesso lo spazio è tutto mio (e di Noa e Flo) e mi sento una privilegiata a poterne godere..


Piccole bianche soddisfazioni

La Camelia che ho ricevuto da Vale per i 30 anni

Flo tra le piante

Noa 

Semi delle Seychelles

Nessun uccellino osa avvicinarsi con le due feline nei paraggi :-(

Polline..

Nevicata di polline

Nuova sdraio, Flo, "Il seggio vacante" della Rowling, perfetto!

La vista di giorno

Flo sui tetti

La vista al tramonto




 E un po' di primavera anche in casa..


"La lingua della suocera", regalo dalla mamma ad Alan :-)







lunedì 8 aprile 2013

NEW YORK!

Sono stata a New York tre volte in vita mia e sono sempre stati viaggi speciali..

 Della prima volta, purtroppo ricordo poco, avevo 5 anni e sono andata con un viaggio organizzato da mio nonno. A parte le vacanze estive in montagna è l'unico viaggio con la famiglia al completo e i nonni materni..
Di quel viaggio ricordo nitidamente alcune cose: l'arrivo a Manhattan in pullman dal JFK, le torri gemelle (che non sono riuscita a rivedere in tempo) e in particolare l'arazzo enorme che c'era entrando in una delle due, un quadro di Monet conservato al Metropolitan (da lì forse ha inizio la mia passione per l'arte), l'Auditorium Water a Central Park e particolari simili di altre città della costa orientale. Ben poche cose in effetti però così nitide che mi sembra di averle vissute da adulta.. Inoltre la mia famiglia a 5 è durata poco, i miei fratelli, di 9 e 11 anni più grandi di me,  da lì a poco si sono trasferiti a Modena per l'università e inoltre i miei amatissimi nonni qualche anno dopo quel viaggio hanno iniziato a stare male e infine sono venuti a mancare.. Di qui forse la carica emotiva di quel viaggio nella mia memoria.


La seconda volta che ci sono stata era il settembre 2002, subito dopo la maturità e qualche settimana prima di iniziare l'università a Bologna. Sono partita con uno dei miei migliori amici, Giuseppe. Ci conosciamo dai tempi delle elementari e, soprattutto in quel periodo, non potevamo essere più diversi.
Io pacata, curiosa, forse un po' insicura (uno dei rari momenti di insicurezza della mia vita :-) ) e lui bello e dannato, annoiato, indolente. Fu una vacanza epica: due settimane a Washington, ospiti da una persona meravigliosa che ci ha portato ovunque. Lavorava alla sede ANSA Nord America e ci ospitò per cene al Press Club a base di aragoste e ci coinvolse a partite a biliardo con redattori del New York Times, presentò al mio amico Michael Jordan in una pizzeria a Georgetown.. Facemmo cose pazze con lei: compreso saltare nell'ascensore del Four Seasons per vedere come tintinnavano i lampadari di cristallo.

Ma, tornando al racconto di New York, dopo due settimane a Washington ci andammo con lei. Restò con noi il week end (e anche lì aperitivi all'Oak Caffè del Plaza, barbecue con la sua famiglia a Brooklyn e tante altre avventure) e poi tornò a Washington. Fu l'ultima volta che la vidi perchè qualche anno dopo anche lei ci lasciò..

New York all'inizio ci spaventò quasi. Avevamo 19 anni ed eravamo da soli in tutta quella città!! Ma ben presto trovammo il nostro equilibrio e più di una volta sono uscita da sola mentre Giuseppe dormiva per andare in qualche museo che a lui non interessava. Ho girato una mattina al Metropolitan, ho rivisto il quadro che mi aveva stregato e molto altro. Ricordo quella mattina di solitudine come una delle più belle della mia vita. Avrei tantissimo da raccontare di quella vacanza, che, tra l'altro, ha coinciso con il primo anniversario del crollo delle Twin Towers, ma penso di aver reso l'idea della grandezza dell'esperienza..

La terza volta a New York è stata con A., prima tappa del nostro viaggio di nozze. E forse non bisognerebbe aggiungere altro. Vi dico solo che non sono riuscita a seguire il consiglio di Anna che mi disse: "quando tornerai a New York in viaggio di nozze fatti portare al Pierre".. Avrei tanto voluto seguire il suo consiglio ma purtroppo il Pierre era davvero irraggiungibile!!

Qui ho solo foto dell'ultimo viaggio per cui invece che parlarvene ve lo faccio vedere!!
La Hall del Surrey, non era il Pierre ma ci si avvicinava molto :-)

A. e la perfezione di Monet

Io e A. in un autoscatto al Metropolitan
Io e una bellissima installazione al MOMA
Alice in Wonderland

L'Auditorium Water

A. davanti a Katz's Delicatessen (famoso per "Harry ti presento Sally")


.. e per il suo panino al pastrami!!

Laboutin in un acquario in vetrina da Bloomingdale's

Per concludere, una vista del Chrysler, l'edificio che preferisco!

giovedì 4 aprile 2013

INSTAGRAM ADDICTED

Oggi vi parlo di una mia grande debolezza: Instagram.. Mi piace da impazzire! In alcuni momenti lo trovo un rifugio pari alla lettura (di un settimanale magari). Lo guardo dall'iPad mentre faccio colazione e almeno un paio di volte durante la giornata. Seguo persone a caso, di cui mi piacciono le foto o di cui leggo i blog, pochi gli amici veri.. Perché a mio parere il bello di Instagram è proprio quello di viaggiare con gli occhi, vedere posti lontani attraverso lo sguardo di sconosciuti. Mi piace sapere che c'è ancora a neve a New York da #readtealeaves o che in Florida si va al mare (#etst).. Mi piacciono le avventure di un bimbo e del suo terranova (il cane dei miei sogni) che pubblica #northwestmommy.. e potrei continuare così per un sacco di tempo. E poi, forse quello che preferisco e che non c'è esibizionismo nei profili aperti di Instagram. Mi spiego: possono guardarti tutti ma tu non pubblichi e scatti per qualcuno in particolare, mandi i tuoi fermo immagine nell'etere e magari piaceranno a qualcuno in Australia, in America, in Ungheria o a tuo marito.. Ma non ti senti controllata o spiata come su facebook (sono anche lì ma non mi appassiona più).. Dopo questa riflessione sulla mia Insta-malattia vi lascio alcune mie foto che vengono da lì..

Il gattino con tanti nomi è il mio soggetto preferito ultimamente...

Ah.. ovviamente anche su Instagram sono #catapuntila

Lillo, Tobia, Matisse...
... Zaccaria, Zac, Lollo..
L'ora del té
Fiori per il mio compleanno
Io e... ha almeno altri 5 nomi ma non li ricordo più
Nuova arrivata a casa..
Micetto e Sid a Modena 
Acqua altoatesina, uno dei pochi ricordi di una Pasqua alcolica nella Wine Strasse